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Con l’arrivo di Pokémon Versione Nera 2 e Versione Bianca 2 tra meno di un mese, abbiamo colto l’occasione per intervistare il produttore di questi primi capitoli numerati dei GdR Pokémon, Junichi Masuda della Game Freak.

Qual è stato il motivo che vi ha spinto ha produrre i sequel di Nero e Bianco piuttosto che fare una versione unica del tipo “Pokémon Grigio”?

Nella fase finale dello sviluppo delle Versioni Nera e Bianca, tutto lo staff alla Game Freak testava i giochi, giocandoci e completandone l’intera storia, molti dello staff mi dissero di trovare molto interessanti personaggi come N e Ghetsis… al punto di avere una sorta di curiosità su quali potevano essere gli sviluppi di questi personaggi oltre la fine della storia dei primi capitoli. Ci venne da qui quindi, l’idea dei capitoli successivi. Abbiamo capito che forse potevamo espandere un altro po’ le storie. Dopo averne discusso per bene anche con Unno (Takao Unno, direttore artistico dei giochi, ndr) abbiamo deciso di ambientare la storia due anni dopo nella stessa regione, considerando quest’idea come un’occasione per sperimentare qualcosa di nuovo, dato che non avevamo mai fatto dei sequel separati per i precedenti giochi di ruolo.

Perché continuare a proporre le serie principali per DS invece che per il 3DS?

In primis, essendo le dirette continuazioni delle Versioni Nera e Bianca, volevamo assicurarci che i giocatori delle prime versioni avrebbero avuto la possibilità di giocare ai nuovi capitoli. Forse non tutti loro hanno un Nintendo 3DS a differenza del Nintendo DS che posseggono sicuramente se hanno giocato ai capitoli precedenti. Inoltre, il Nintendo DS è la consolle portatile più diffusa al momento. Quindi era più sensato svilupparli per il DS se volevamo che questi giochi venissero giocati da più gente possibile. Ovviamente, non abbiamo creato i giochi affinché fossero apprezzati solo da chi ha giocato ai loro predecessori, abbiamo fatto in modo che essi potessero essere apprezzati a pieno anche per i nuovi giocatori. Ci siamo impegnati anche affinché i giochi possano essere compatibili con la Versione Nera e Bianca ma abbiamo anche riservato una sorpresa per i possessori del Nintendo 3DS sviluppando l’applicazione Pokémon Dream Radar che sarà disponibile al tempo stesso sul Nintendo eShop. Si tratta di una sorta di gioco supplementare con un gameplay più da azione in cui si catturano i Pokémon utilizzando il sensore gyro e la funzionalità AR del Nintendo 3DS. E dato che i giochi per Nintendo DS possono essere inseriti anche nel Nintendo 3DS, inserendo Pokémon Versione Nera 2 o Pokémon Versione Bianca 2 nel Nintendo 3DS è possibile trasferire i Pokémon catturati con il Pokémon Dream Radar sulle cartucce.

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In Pokémon Nero e Bianco, ci sono personaggi sia in versione sprites che poligonale. In futuro farete dei giochi completamente in 3D?

Ci sono buoni aspetti sia nell’utilizzo del 3D che del 2D. Per esempio, se guardi il Pokémon sulla confezione l’illustrazione in 2D fa il suo effetto e, nei giochi, uno dei motivi per cui usiamo gli sprites per i Pokémon, almeno per il momento, è perché ci piace dare un aspetto quasi comico, come un’animazione, questo tipo di stile visuale è quello che vogliamo mantenere nei giochi di ruolo Pokémon. Se fosse possibile utilizzare lo stesso stile in 3D senza problemi, ne saremmo probabilmente interessati. Ad ogni modo, non si tratta soltanto dell’aspetto visivo. È l’approccio che si ha nel controllare i personaggi in 2D che è davvero importante secondo noi. Approccio che potrebbe essere diverso se trasformassimo tutto in 3D.

Ricevete spesso richieste da parte dei fan o dalla stampa, riguardo la possibilità di un Pokémon MMO ( gioco esclusivamente online da pc ) ?

Su Twitter mi viene chiesto ogni tanto, ma non molto spesso in realtà – almeno dai fan. Credo che non a tutti gli appassionati possa interessare un gioco esclusivamente online. È una domanda che mi viene posta soprattutto nelle interviste. Un gioco online è sicuramente utile perché ti permette di giocare con persone molto lontane, ma con i giochi Pokémon preferiamo concentrarci sulla comunicazione faccia a faccia, ovvero giocare con gli altri nella stessa area. Oppure radunarsi come per le Olimpiadi, dei grandi campionati (come i mondiali Pokémon, ndr), che sono degli eventi a dir poco emozionanti. Il gioco online è una caratteristiche che ci affascina comunque e per questo inseriamo sempre le opzioni online nei giochi, ma principalmente preferiamo promuovere questo incontrarsi di persona per giocare insieme.

I versi digitalizzati dei Pokémon sono rimasti, più o meno, sempre gli stessi sin dall’inizio. È una caratteristica che potrebbe evolversi in fututo? Ci saranno nuovi versi?

Ho creato io i versi, i suoni dei Pokémon, nei primi giochi e, da allora anche se non si nota, essi sono cambiati di gioco in gioco. Continueremo comunque a mantenere i versi dei giochi diversi da quelli della serie tv.

Avete mai considerato la possibilità di velocizzare lo stile delle lotte, magari incorporando un po’ di “azione”, o tasti da premere a tempo come per esempio nei giochi di Super Mario?

Nel sviluppare i primi giochi, Pokémon Rosso e Blu, provammo davvero tante cose, sistemi di lotta diversi e vari aspetti per le lotte. Abbiamo anche provato a fare a meno del concetto di “punti vita”. Ma alla fine abbiamo usato il sistema che tutti conosciamo e che si è evoluto negli anni fino ai giochi attuali. Uno dei nostri concetti basilari è quello di rendere i giochi adatti a tutti. Chiunque può prendere un gioco Pokémon e apprezzarlo. Utilizzando invece una tipologia esclusivamente di azione o un gameplay che richiede l’utilizzo dei tasti a tempo potrebbe risultare più difficile per alcuni, soprattutto per chi non gioca abitualmente. Avere la possibilità di giocare e lottare, pensando attentamente a quale mossa sia meglio usare, decidere la tattica migliore nei combattimenti è ciò che rende particolari i giochi dei Pokémon.

Nei Campionati Mondiali Pokémon, c’è un limite di tempo nel quale è consentito scegliere quale mossa usare, quale Pokémon mandare in campo e quant’altro. Questo è un altro possibile modo di apprezzare i combattimenti, quando si è in questo contesto di alto livello si può pensare ad avere un limite di tempo. Come negli scacchi, vogliamo che i giocatori abbiano comunque abbastanza tempo per pensare a quale mossa usare piuttosto che mettere fretta e penso che lo stile delle lotte funzioni davvero bene così. Almeno, è quel che è meglio per i giochi della serie in questo momento.

 

Intervista di Gameinformer Traduzione riservata (attribuire la fonte con link a pokemontimes.it se citate)

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Di Pika87

Leggendo le riviste a tema Pokémon, ho ampliato sempre di più la mia conoscenza sui Pokémon e sentivo il bisogno di mettermi a disposizione degli altri fan! Su Pokémon Times sono scrittore e capo-redattore: qui ho trovato il lido ideale per dare sfogo alle mie passioni, ovvero le lingue straniere, i Pokémon e il giornalismo, intrecciando questi tre settori alla perfezione!

2 pensiero su “Intevista a Junichi Masuda su Pokémon Versione Nera 2 e Bianca 2!”
  1. Le stesse domande che mi sono posto riguardo BN2 *_*
    Complimenti per la traduzione!!

    Anche se non si nota, i versi dei Pokémon sono cambiati di gioco in gioco
    Oh. Sì certo. Si nota, eccome se si nota xD

  2. Ahahahah in realtà l’ho fatta meno ambigua quella risposta, perché diceva chiaramente “Ho creato io i versi in Rosso e Blu, forse non lo avete notato ma i versi sono cambiati di gioco in gioco negli anni”, come se ci fosse rimasto male per la domanda xD
    Grazie Ricca ^^

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